venerdì 30 maggio 2008

basta pensare...pensare troppo fa male.....

domenica 25 maggio 2008

..in attesa..

Nella testa un solo pensiero…
Di pensieri a dire il vero ce ne sono tanti..ma uno vince. E’ il più bello. Ha la meglio. E schiaccia gli altri.
Ci siamo, mi dico, ci siamo. E più che lo credo e più che sembra interminabile l’attesa.
L’attesa. Bella a volte l’attesa.
Ti permette di dare più valore al traguardo a cui aspiri. Ti fa acquistare più consapevolezza e gustare in maniera diversa l’arrivo. Lascia liberi spazi ai tuoi sogni. Ed è questo che mi fa paura.
I sogni..i sogni..che belli i sogni.
IL dramma inizia però quando i sogni prendono il sopravvento..quando da delicati che erano divengono ossessione.
E allora ti rendi conto che c’è bisogno di una svolta..in bene o in male devi svoltare..perchè la condizione di Limbo finisce con il distruggerti.
Inizi a sentire vacillante ogni tua sicurezza..a non riconoscerti più..sospeso in mezzo a tanta altra gente che non sa..sospeso tra sogno e realtà…

mercoledì 21 maggio 2008

Da domani..: con un piede per terra...

come in un sogno..un sogno di quelli in cui stai bene..un sogno che riconosci come tale..ma che vorresti potesse non finire più..
Mi sento in un sogno.
E il bello è che voglio continuare a sognare.
Ma non posso, d'altro canto , astrarmi troppo a lungo dalla realtà, dalla mia realtà...
Il tutto starebbe nel trovare un equilibrio..ma questo per me non è davvero l'anno degli equilibri...
anzi, piuttosto è l'anno dell'...instabilità fatta persona...l'anno delle contraddizioni interiori...
E allora?
Che fare?
...tornare con i piedi a terra?..no..non è una buona idea..ma tornarci giusto con uno dei due potrebbe essere la soluzione ideale!



..Certo si vede che ho sonno e che inizio a fare discorsi scollegati..!!!Buonanotte lettori miei!!!

lunedì 19 maggio 2008

Corso di informatica

Era il lontano 1 Gennaio 2007..quando a casa di una cara amica..scoprii cosa fosse un blog...
Che cosa triste, mi dissi..che cosa triste...
scrivere di me su internet...
mi pareva un pò come pubblicare sul web un diario segreto...
Non ne capivo il senso..
scrivere di altri "Pubblicamente" anzichè alzare la cornetta e rivolgersi ai diretti interessati...
mah!
Che mondo strano!

Sì, che mondo strano!
Marzo 2008.
Il prof di informatica propone di fare un percorso alternativo all'esame classico..che detto sinceramente un pò mi preoccupava...
Si, io che con la tecnologia ho grossissime difficoltà..beh con il computer non è che ho poi un bellissimo rapporto...

Tanto vale provare, mi son detta.

E sono contenta di aver agito così!!!!
..mi sono divertita!!!...ho imparato un sacco di cose nuove...mi sono dovuta ricredere sul blog..e...soprattutto ho raggiunto l'obiettivo, ho vinto la sfida:
io che avevo aperto un blog intitolandolo "Posso farcela"..beh..ce l'ho fatta:
HO VINTO LA PAURA DEL COMPUTER!!!
(per ora del mio...ma un passo per volta!)

domenica 18 maggio 2008

Ci sono giorni in cui non ho tempo di fermarmi..giorni in cui arrivo a sera fisicamente distrutta..giorni in cui sono contenta di essere di corsa…perché mi rendo conto di farlo con uno scopo.

Oggi è stato uno di quei giorni.

Uno di quei giorni in cui le ore che passano non passano invano..in cui non c’è da lamentarsi al calare del sole…

“E un astronomo domandò: Maestro, e il Tempo?
E lui rispose:
Vorreste misurare il tempo che non ha misura e non può essere misurato. Vorreste disegnare la vostra condotta e persino dirigere il vostro spirito secondo ore e stagioni. Vorreste ridurre il tempo a un ruscello sulla cui riva sedere per osservarlo nel suo fluire.
Ma l’eterno in voi riconosce l’eternità della vita.
E sa quanto l’oggi non sia che il ricordo di ieri e che il domani sarà il sogno di oggi.
Ciò che in voi canta e contempla abita tuttora entro il primo istante che ha cosparso il firmamento di stelle.
Chi tra voi non sente che la sua forza d’amare non ha limiti?
Eppure, chi non sente chiuso in sé quello stesso amore, che pur illuminato non si muove da un pensiero d’amore all’altro, né da gesta d’amore?
Il tempo non è dunque come l’amore, inscindibile e immobile?
Ma se nel vostro pensiero dovete poi misurare il tempo con le stagioni, allora che contenga ogni stagione tutte le altre.
E che il presente stringa a sé il passato nel ricordo e il futuro nella speranza”. Gibran, Il Profeta

martedì 13 maggio 2008

Ancora confusa

Ho voglia di scrivere...tanta..tanta davvero...ma sono un pò stretta con i tempi!
Mi aspettano due ore di genetica!!!
Vorrei concentrare in poche righe tutto ciò che in questo momento mi passa per la testa..ma credo che non sarà possibile...
troppi i pensieri!!!....e come al solito ordine zero....!

lunedì 5 maggio 2008

Sto leggendo un libro interessante: Risvegli, di Oliver Sacks…
Sono ancora ai primi capitoli…capitoli in cui Sacks così descrive il Mount Carmel Hospital:
“L’ospedale ha assunto una certa aria di fortezza o di prigione, sia nell’aspetto esteriore, sia nel modo di conduzione. E’ sorta un’amministrazione rigida, strettamente tesa all’ “efficienza” e ligia ai regolamenti; “familiarizzare” coi pazienti è cosa energicamente scoraggiata. Ordine e regole hanno man mano scacciato l’amore per il prossimo e la solidarietà; pazienti e personale sono separati dalla gerarchia, e i primi tendono a sentirsi “chiusi dentro” , infinitamente lontani dal mondo vero, fuori dall’ospedale. Naturalmente, questa struttura totalitaria presenta qualche breccia, zone in cui sopravvivono cure e affetto genuini: buona parte del personale “ subalterno “ si occupa dei malati con grande amore e dedizione; vi sono persone del quartiere che offrono assistenza non professionale volontaria, e naturalmente alcuni pazienti ricevono le visite dei parenti e degli amici. L’ospedale, in breve, è una strana mescolanza di libertà e costrizione, di calore e freddezza, umanità e meccanicità, vita e morte, avvinte in continuo conflitto”.
…Non credo che questa descrizione vada tanto lontano dalle realtà dei nostri ospedali e delle nostre case di cura…..
Leggendo questo passo e perdendomi nei miei pensieri mi è tornato in mente il mio vecchio buon dottore, il mio ex medico di famiglia.
Era un dottore alquanto rispettato…e forse un po’ temuto..un uomo importante per il paese, al pari del sindaco e del sacerdote, un dottore serio.
Ma per quanta distanza la gente cercasse di mantenere per riguardo, Il dottor F. puntava ad avere un bel rapporto con i suoi pazienti..si metteva al loro pari…
Lui sì che credeva nella sua missione, lui sì che si prendeva a cuore le persone che a lui si rivolgevano. (Lui sì, Matte, che era alla vecchia!)
Dopo che, in caso di malattia, ti aveva visitato, ti richiamava qualche giorno più tardi per sapere come stavi, se non aveva avuto tue notizie nel frattempo. O, peggio ancora, tornava a trovarti a casa a sorpresa…
Dico peggio ancora perché sapete quante volte è successo in paese che qualche anziana donnina andasse a fare la spesa e nell’uscire di casa trovasse il dottore?
Tantissime.
“Buongiorno dottore”
“Buongiorno signora. Si sente meglio oggi, eh?Ma mi deve spiegare cosa ci fa fuori casa, se l’altro ieri mi ero raccomandato di riguardarsi per almeno tre giorni. Non passo di qui per caso : stavo venendo giusto da lei. Andiamo, su, che la riaccompagno e le do un’occhiata alla gola. E veda bene di darmi retta , se si vuole rimettere presto”.
Che forte che era!!!!
Un esempio da tener presente, un modello da seguire….